Valerio Mastandrea

Attore

Biografia di Valerio Mastandrea

Romano e romanista DOC, Valerio Mastandrea è uno degli attori italiani più spontanei, ironici e versatili, capace di interpretazioni sia comiche, che drammatiche che arrivano al cuore dello spettatore. 
Nato a Roma, il 14 febbraio del 1972, la sua infanzia, nel popolare quartiere della Garbatella, è segnata dalla separazione dei genitori. Dopo due anni di Università decide di abbandonare gli studi per dedicarsi alla carriera televisiva, e all’inizio degli anni ’90 inizia a farsi notare dal grande pubblico partecipando come ospite a molte puntate del Maurizio Costanzo Show e di Quelli che... il calcio. Dopo aver debuttato sul palcoscenico con Amici, esordisce sul grande schermo in Ladri di cinema (1994) di Piero Natoli. Seguono Cuore cattivo (1995) di Umberto Marino, con Kim Rossi Stuart, L’anno prossimo vado a letto alle 10 (1995) di Angelo Orlando e il poliziesco Palermo Milano solo andata (1995) di Claudio Fragasso. Quest'ultimo film gli dà grande notorietà nei panni di un giovane e coraggioso poliziotto, membro della scorta guidata da Raoul Bova. Nel 1996 è nel film Un inverno freddo freddo di Roberto Cimpanelli e Bruno aspetta in macchina di Duccio Camerini, ma ad incrementare ulteriormente la sua notorietà è il ruolo di co-protagonista in Cresceranno i carciofi a Mimongo di Fulvio Ottaviano. Nel 1997 lo vediamo in diverse pellicole: In barca a vela contromano di Stefano Reali, Viola bacia tutti di Giovanni Veronesi, La classe non è acqua di Cecilia Calvi, e soprattutto Tutti giù per terra di Davide Ferrario. Quest’ultima interpretazione segna una svolta nella sua carriera, valendogli Grolla d’Oro e Pardo di Locarno come migliore attore protagonista. Gli anni ’90 terminano con la partecipazione ad alcuni videoclip (Supercafone di Piotta, La descrizione di un attimo e Due destini dei Tiromancino), con le pellicole L'odore della notte (1998) di Claudio Caligari, Barbara (1998) di Angelo Orlando e Asini (1999) di Antonello Grimaldi, e con il trionfo teatrale nei panni di Rugantino, assieme a Maurizio Mattioli e Sabrina Ferilli.
Il decennio seguente è ricchissimo a livello artistico. Recita nello storico La carbonara (2000) di Luigi Magni e nell'horror commedia Zora la vampira (2000) dei Manetti Bros. Lavora in Domani (2001) di Francesca Archibugi, Sole negli occhi (2001) di Andrea Porporati, Velocità massima (2001) di Daniele Vicari, Ultimo stadio (2002) di Ivano De Matteo e Nido di vespe (2002) di Florent Emilio Siri. Nel 2003 è nel documentario di Ettore Scola, Gente di Roma. L'anno successivo fa parte del cast del thriller Il siero della vanità di Alex Infascelli e recita  al fianco di Claudia Pandolfi nel drammatico Lavorare con lentezza di Guido Chiesa. Nel 2005 esordisce alla regia con il cortometraggio Trevirgolaottantasette, su soggetto di Daniele Vicari, corto sul problema delle cosiddette morti bianche in Italia, ovvero delle morti sul lavoro. Nello stesso anno lo vediamo in diverse pellicole: Nessun messaggio in segreteria di Luca Miniero e Paolo Genovese, L'orizzonte degli eventi di Daniele Vicari, Amatemi di Renato De Maria, Anni rapaci di Claudio Caligari e AD Project di Eros Puglielli. Nel 2006 è nel thriller Piano 17 dei Manetti Bros; fa parte del cast del film Il caimano di Nanni Moretti; recita in uno dei quattro episodi incentrati sul tema del calcio nel lungometraggio 4-4-2 - Il gioco più bello del mondo; si fa dirigere da Paolo Virzì in N (Io e Napoleone).
Nel 2007, oltre a partecipare ad una puntata di Buona la prima con Ale e Franz, è uno dei protagonisti del film Last Minute Marocco (2007) di Francesco Falaschi; lavora al fianco di Giovanna Mezzogiorno in Notturno bus di Davide Marengo; è ancora protagonista della pellicola Non pensarci di Gianni Zanasi, nel ruolo del musicista Stefano Nardini, interpretazione premiata con Nastro D’Argento e David di Donatello come migliore attore.
Nel 2008 recita in un altro film di Paolo Virzì, Tutta la vita davanti sul tema del precariato. Nello stesso anno si fa dirigere anche da Ferzan Ozpetek in Un giorno perfetto. In seguito fa coppia con Valerio Golino in Giulia non esce la sera (2009) di Giuseppe Piccioni; è nel drammatico Good morning Aman di Claudio Noce; appare nel musical americano Nine di Rob Marshall. Nel 2010 con La prima cosa bella di Paolo Virzì ottiene un nuovo David come migliore attore protagonista assieme a Micaela Ramazzotti. Nel 2011 è nelle commedie Cose dell’altro mondo di Francesco Patierno, Nessuno mi può giudicare di Massimiliano Bruno e in Tutti al mare di Matteo Cerami. Nello stesso anno lavora nel drammatico Ruggine, diretto da Daniele Gaglianone. Nel 2012 è nel cast di Romanzo di una strage di Marco Tullio Giordana, film ricostruzione dell'attentato di Piazza Fontana a Milano del 12 dicembre 1969. Sempre nel 2012 lo vediamo nel drammatico Gli equilibristi di Ivano De Matteo, in Padroni di casa di Edoardo Gabbriellini, di cui è anche sceneggiatore; è un padre vedovo ne Il comandante e la cicogna di Silvio Soldini. Nel 2013 è nel film di critica sociale di Roberto Andò, Viva la libertà e riveste il ruolo d'insegnante di italiano agli stranieri nel docufilm di Daniele Gaglianone, La mia classe, presentato al Festival del cinema di Venezia. Nel 2014 è protagonista accanto ad Isabella Ragonese della commedia La sedia della felicità di Carlo Mazzacurati, film uscito nelle sale italiane poco dopo la scomparsa del suo stesso regista.